E ora una pausa per un nuovo capitolo editoriale

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Con questo numero il settimanale “La Vita” si mette in pausa. Non è però, soltanto una chiusura estiva. Le uscite riprenderanno infatti nel mese di ottobre, ma in una nuova veste editoriale e in abbinamento a un’altra testata.

Si chiude quindi l’esperienza avviata quattro anni fa con Avvenire, all’aprirsi di quel marzo 2020 difficile da dimenticare. Un inizio tutto in salita, accompagnato dai mesi di lockdown per la pandemia. Eppure, a partire dalla fatica e la sfida di quelle settimane, in cui la Chiesa universale e locale si confrontava con chiusure e modalità alternative di preghiera e comunione, “La Vita” ha imparato a muovere i suoi primi passi. Alle spalle aveva l’esperienza storica del settimanale guidato da Monsignor Giordano Frosini. Alla sua morte, nel settembre 2019, era chiara l’esigenza di avviare una nuova proposta, dal profilo inevitabilmente diverso dal taglio teologico e originalissimo portato avanti da Frosini per tanti anni. Un cambiamento non indolore, per i tagli ai costi e ai collaboratori che ne hanno fatto la storia, nell’esigenza di rimodulare la testata in un tempo di crisi per la carta stampata ma anche di trasformazione della diocesi di Pistoia. La svolta arrivata con l’abbinamento ad Avvenire ha tentato di trasformare “La Vita” in un giornale diocesano a tutti gli effetti. È l’obiettivo che ha guidato la linea editoriale di questi anni, nel desiderio di dare voce al territorio, alle parrocchie, alle associazioni, ai volti della Chiesa pistoiese.

Al termine di questa avventura giornalistica – è convinzione di chi scrive – il risultato può dirsi in buona parte raggiunto. In fondo, pur con inevitabili differenze e squilibri, non c’è parrocchia o comunità che non abbia trovato spazio sulle pagine de “La Vita”. Sono tanti, tantissimi, i volti e gli incontri di questi anni: un patrimonio di punti di vista e di storie, ma anche di impegno e di fede che ripaga ogni fatica. Sì, L’impressione, nonostante il perdurante “tempo della crisi”, e la tanto ribattuta “fuga dei fedeli” è che la Chiesa di Pistoia sia una realtà viva, di certo con molte sfaccettature, talvolta complicate, in concorrenza o impegnate in un cammino di impegno e testimonianza fatto in solitaria. Una realtà animata da un laicato attivo e consapevole, operoso su più fronti: dall’ambito sociale, alla catechesi e all’approfondimento teologico, dalla valorizzazione delle realtà locali, alla tutela di un patrimonio di arte e fede. Una galleria di volti e di voci che abbiamo provato a restituire Settimanalmente anche attraverso il format “Pagine di Vita”, in onda ogni lunedì sera su Tvl Tv Libera e che ha trovato spazio in rete sul sito del settimanale o sulla nostra pagina Facebook.

Talvolta il settimanale ha pungentemente offerto il suo punto di vista, spesso ha cercato di custodire un equilibrio comunicativo aperto a raccontare il bene che c’è, in ogni uscita ha inteso, pur con inevitabili difetti, esprimere il pensiero e il punto di vista della Chiesa locale e del Vescovo. La rubrica “In punta di penna”, in questo senso, ha offerto a Monsignor Tardelli uno spazio da cui proporre uno sguardo sapienziale sulla realtà.

I ringraziamenti suonano un po’ scontati, ma forse possono aiutare a leggere il giornale “dal di dentro”, dal punto di vista della redazione, a cominciare dai collaboratori Dario Cafiero, Daniela Raspollini, Michael Cantarella, agli autori delle “fedeli” rubriche settimanali come Piero Bargellini, i coniugi Pierattini, don Paul Devreux, Suor Delfina, Amina Elia, ai colori e alle suggestioni di Veronica Brigandì, a chi, più occasionalmente, per tratti più o meno lunghi, ha offerto il suo prezioso contributo, magari curando approfondimenti di cultura, storia, teologia. Grazie ad Avvenire, dal direttore Marco Girardo alla redazione pagine diocesane che ha accompagnato e fatto crescere il settimanale con, in primis, Daniela Pozzoli e Matteo Liut. Non vorremo fare torto a nessuno, ma in un “grazie” complessivo comprendiamo davvero quanti hanno creduto in questo progetto.

Alla fine il ringraziamento più grande va ai nostri lettori, a quanti tra loro hanno inviato riflessioni o articoli, ci hanno accompagnato con apprezzamenti, consigli o critiche. Ci auguriamo di custodirne la fiducia e l’affezione con la “Vita” che verrà!

Ugo Feraci