Dalle biblioteche ai tanti restauri. Con il contributo si mantiene in vita intere realtà

Il contributo che è possibile dare con la firma dell’8xmille alla salvaguardia, e valorizzazione, del patrimonio artistico e culturale delle diocesi è sempre più determinante per le comunità, anche in ottica di un incremento della fruizione turistica. Anche sul territorio pistoiese l’impatto dei fondi dell’8xmille risulta importante, come sottolineato dall’incaricato Beni Culturali ed Edilizia di Culto, don Simone Amidei. «Con i fondi 8xmille – sottolinea don Simone – si finanziano anche interventi per la manutenzione di archivi, delle biblioteche e ovviamente dei musei diocesani, non solo il recupero ed il restauro del patrimonio artistico».

Negli ambiti di sua competenza, l’Ufficio Beni culturali infatti opera allo scopo di facilitare il dialogo, lo scambio di informazioni, la circolazione di esperienze e di competenze, la collaborazione all’interno della diocesi, tra diocesi della Regione, attraverso la Consulta Regionale per i beni culturali ecclesiastici, e dell’intero Paese. Opera inoltre per favorire la collaborazione tra istituzioni, associazioni e gruppi ecclesiali e istituzioni, associazioni e gruppi comunque operanti nell’ambito dell’arte, dei beni culturali, della nuova edilizia di culto e – come detto in precedenza – del turismo. L’Ufficio diocesano svolge il ruolo di interlocutore con l’omologo Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Cei avendo cura di assicurare adeguata conoscenza delle problematiche, precisione nelle richieste e nelle indicazioni offerte, disponibilità a seguire attentamente l’evolversi dei processi di programmazione, progettazione ed esecuzione degli interventi oggetto dei contributi Cei.

«Tra gli istituti culturali – prosegue don Simone – il contributo dell’8xmille ci consente di manutenere e catalogare, tra gli altri, la Biblioteca Leoniana. I fondi infatti sono fondamentali per la catalogazione dei beni archivistici e librari. Un patrimonio notevole, considerando anche quello che viene condiviso dalle parrocchie, da cui è arrivato nel tempo tantissimo materiale, antecedente al 1900, che viene tutto archiviato in Diocesi. Grazie al sito internet nazionale BeWeB tutti i beni artistici e culturali sono consultabili e con la navigazione online viene consentito l’accesso a larga parte di questo patrimonio». Altri due ambiti che vengono finanziati con l’8xmille anche il recupero degli organi a canne e gli impianti di sicurezza, con allarmi di videosorveglianza per gli edifici di culto che vengono finanziati dalla Cei al 100%. Impegno costante, e diffuso, è quello della cantierizzazione degli interventi di restauro.

«Per gli edifici di culto – conclude don Simone – ma anche per quanto riguarda i locali pastorali, in questo momento come Diocesi di Pistoia abbiamo attivi 9 cantieri sparsi su tutto il territorio; in tutta la Toscana sono ben 150».

Dario Cafiero